Si è svolto oggi, 12 marzo, l’incontro al MIUR per un'informativa sulle questioni riguardanti i concorsi per dirigente scolastico svoltisi in Lombardia e Toscana.
Per quanto riguarda la Lombardia, il MIUR ha ribadito la volontà di gestire le procedure di assunzione dei neo dirigenti tenendo conto sia del loro interesse ad avere subito l'inquadramento nella nuova funzione, sia di quello degli alunni a non subire un avvicendamento dei docenti ad anno scolastico inoltrato.
Da qui l’indicazione data al Direttore Regionale della Lombardia, affinché proceda all’immediata sottoscrizione dei contratti, con scelta della sede da parte degli interessati ma con presa di servizio in data 30 giugno, coincidente col termine delle attività didattiche. Resterebbe fermo l'obbligo di prestare servizio in sede d'esame per i vincitori di concorso individuati come componenti delle commissioni di maturità.
Di seguito il Comunicato Stampa del Ministero della Pubblica Istruzione :
Concorso dirigenti scolastici Lombardia, trovata soluzione per i vincitori
Entreranno in servizio dal prossimo 30 giugno
Risolta la vicenda dei neo presidi delle scuole lombarde. Il capo di Gabinetto e il capo del Dipartimento per l'Istruzione del Miur, su sollecitazione del Ministro Stefania Giannini, hanno incontrato nella giornata di ieri una delegazione dei 355 vincitori del concorso per dirigenti scolastici della Lombardia, giunto a conclusione solo nelle scorse settimane a tre anni dal bando. Un ritardo causato da ricorsi che hanno pesato sul destino dei nuovi presidi.
Ai vincitori il Ministero ha voluto dare la migliore risposta possibile sui tempi per la loro presa di servizio, nel rispetto della continuità didattica. A causa di un 'effetto domino', infatti, quarantamila alunni rischiavano un cambio in corsa di docenti qualora i neo dirigenti avessero lasciato le loro classi per entrare in presidenza. Tutto questo non accadrà: i 355 presidi prenderanno servizio il prossimo 30 giugno e cominceranno a breve la formazione obbligatoria, tirocinio compreso. Nel frattempo rimarranno in cattedra fino alla fine dell'anno scolastico, con garanzia giuridica della loro presenza anche nel corso gli esami di maturità.
La soluzione individuata dal Ministero salvaguarda i diritti di chi lavora e di chi studia. Ora il Miur si concentrerà rapidamente sul prossimo obiettivo: formare i neo presidi per fare in modo che a settembre, con l'inizio del nuovo anno scolastico, siano pienamente operativi.Roma, 12 marzo 2014